Il light design della Flagship Factory di San Pellegrino

La nuova spettacolare veste concepita da BIG e Piero Castiglioni Studio.

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Highlights

Con una storia lunga oltre 120 anni Sanpellegrino rappresenta un’azienda di riferimento nel campo del beverage internazionale. Il marchio, fondato nel 1889 in Val Brembana, riprende il nome della cittadina termale in cui ha sede, il centro liberty di San Pellegrino Terme. Da sempre attenta agli aspetti comunicativi del marchio, riconoscibile in tutto il mondo per l’iconica stella rossa e per la bottiglietta “clavetta” dei soft drink, ha di recente inaugurato i primi spazi del suo nuovo quartier generale sulle rive del fiume Brembo, la Sanpellegrino Flagship Factory.

La Visione di BIG: la nascita della Flagship Factory di San Pellegrino

Il progetto selezionato è stato quello dello studio BIG-Bjarke Ingels Group. Il concept è chiaramente percepibile: si tratta dell’equivalente “acquatico” di una cantina di vini. L’architettura dello stabilimento e dell’Experience Lab è accogliente, familiare e fresca. Una fabbrica ricca di luce e aperta verso la natura che la circonda. Elemento chiave del progetto è l’arco, che insieme al viale, alla piazza e al porticato riconduce agli elementi classici dell’architettura e dell’urbanistica italiana. I lotti attualmente completati sono quelli che comprendono il nuovo ponte, il parcheggio multipiano, gli uffici e le sale conferenze. La zona dedicata all’ Experience Lab è ancora in fase di costruzione

1. Entrance to San Pellegrino Headquarter - Render ©BIG

Tra la serie di archi in cemento che si allargano e si contraggono, grandi lastre di vetro formano l’involucro finale, un filtro trasparente che separa solo fisicamente l’interno dall’esterno. L’impatto che le strutture architettoniche hanno sull’illuminazione naturale dello spazio è notevole e suggestivo e crea un dialogo costante tra luce e ombra in tutto lo spazio

L’arch. Piero Castiglioni e i suoi collaboratori Marco Petrucci e Mauro Zani hanno concepito il progetto illuminotecnico dando luogo a una sinergia e una continuità con quello architettonico, integrando gli apparecchi di illuminazione lineari con gli archi e creando delle linee di luce continue nella copertura. Si percepisce un’atmosfera morbida o talvolta forte e tagliente, a seconda degli spazi che si attraversano. 

All’ingresso dell’area di sosta dei mezzi dedicati al trasporto delle merci, tra i primi archi, spicca l’emblema iconico del marchio, la stella rossa con un sottile contorno bianco all’interno, realizzata con tubo neon: ciò riprende l’utilizzo dell’elemento vetro, componente fondamentale del progetto. Nel parcheggio multipiano sono stati invece installati apparecchi a plafone posizionati tra gli archi e bollard  custom a terra, per ritmare il percorso. 

I Bollards di Piero Castiglioni Illuminano la Factory di San Pellegrino

L’architetto Piero Castiglioni ha progettato un elemento che, in base alle aree di installazione, ha delle caratteristiche tecniche, ottiche e stilistiche differenti. Oltre all’aspetto prettamente illuminotecnico, l’apparecchio ha funzione di dispositivo di ritenuta passiva, atto a contenere i veicoli all’interno della strada, con lo scopo di ridurre gli effetti di eventuali incidenti dovuti a sbandamento. Questa forte integrazione tra corpo illuminante ed elemento costruttivo assicura un minor impatto visivo e quindi una percezione unitaria degli spazi. 

2. Custom-made bollards Sketch ©Studio Castiglioni

Nelle aree delle rampe est e ovest l’altezza del bollard è pari a 1.60m: nelle zone dove la necessità è quella di illuminare solo la superficie stradale, l’apparecchio monta un’ottica asimmetrica mentre là dove, oltre alla strada, è necessario illuminare la successione degli archi, è stata aggiunta un’ulteriore sorgente con un’ottica a “lama di luce”, che valorizza l’intradosso degli archi restituendone i volumi e dando ritmo all’architettura all’interno del paesaggio.  Nel parcheggio invece l’altezza del paletto varia tra 1.60m e 2.00m in base alla zona di installazione; viene declinato con tre differenti ottiche asimmetriche e con l’aggiunta talvolta dell’ottica blade dedicata agli archi. La temperatura colore scelta per tutti i corpi illuminanti esterni è stata 4000k.

Anche per il nuovo ponte, costruito per una migliore efficienza della viabilità interna, il progetto illuminotecnico segue lo stesso approccio delle altre aree grazie all’uso di specifiche versioni del bollard. L’altezza dell’elemento, infatti, è pari a 1.15 m con ottica asimmetrica ed è posizionato su uno dei due lati della carreggiata. In questo modo si integra perfettamente con la composizione architettonica del ponte evitando elementi di disturbo nel paesaggio. Sul lato opposto sono stati installati degli apparecchi ad incasso che si fondono con il parapetto in cemento armato.

3. San Pellegrino Headquarter, Rampe Alderò - Ph. ©Mauro Zani

Il Ponte: un’entrata scenografica alla Factory di San Pellegrino

Sulla parte esterna del ponte, si delinea nitida la scritta “Sanpellegrino”. Realizzata in opera nel cemento armato con un leggero sottosquadro che la rende leggibile nelle ore diurne, è illuminata di notte con una sorgente molto fredda (6500k) per rievocare la leggerezza dell’acqua. Nella parte inferiore del ponte sono presenti dei proiettori che ne illuminano in modo indiretto l’intradosso riflettendo il movimento dell’acqua che scorre. Questo scenario luminoso viene utilizzato solo in occasione di particolari eventi ed è stato progettato nel completo rispetto della fauna e della flora locale. 

4.San Pellegrino Headquarter, Ponte Alderò - Ph. ©Mauro Zani

Nuovo Lighting efficiente negli interni

Il nuovo progetto illuminotecnico prosegue anche all’interno dove sono stati riqualificati gli uffici, le sale meeting e le sale conferenze. Il lavoro ha avuto come target anche quello relativo all’efficientamento energetico, utile alla certificazione LEED dell’edificio. Il lighting degli interni si basa sull’installazione di apparecchi di illuminazione lineari a sospensione con ottica UGR˂19, per rispettare i valori di comfort visivo nelle postazioni di lavoro, mentre nelle sale riunioni sono utilizzati degli elementi a sospensione circolari e con una distribuzione luminosa diffusa.

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