13 Lampade del 2024 da scoprire: Sospensione, Tavolo, Lampadari e Applique

Chandelier creativi, lampade da tavolo inusuali, soluzioni innovative e il vetro come materiale di elezione: i trend dell'illuminazione attraverso una carrellata di nuove proposte a catalogo delle aziende.

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Highlights

Innovazione, rilettura della tradizione, proposte compatte (e divertenti), materiali che non passano mai di moda: le lampade in questo 2024 seguono vari filoni, ma tengono sempre presente un approccio che sia sostenibile – a partire dalla sorgente, ormai rigorosamente LED – abbinato a un’estetica accattivante. Le soluzioni decorative inoltre sono sempre più performanti, e integrano dimmer, driver e temporizzatori derivati dal campo più tecnico del Lighting per ottimizzare consumi, flussi e temperature colore. E ora, diamo uno sguardo alle lampade che abbiamo selezionato per voi!

Lunga vita ai lampadari!

I monumentali lampadari a bracci, sinonimo di ricchezza e opulenza nei secoli passati, sono stati “trasformati” dai designer in sospensioni di design che ricordano l’impostazione dei loro progenitori, ma ne snelliscono le forme. L’ironia, tratto distintivo di Marcantonio, è la protagonista di Beautiful Mess di Karman, una confusione calcolata di elementi in vetro di Murano e intrusi che creano un insieme decorativo e sopra le righe. Più tecnico ed essenziale invece Limetry di Luceplan, da comporre a piacere. Tra le lampade di design da segnalare anche Nemo che rimette in produzione la sospensione LBB01 di Lina Bo Bardi, un capolavoro del modernismo che l’architetto disegnò per la Casa de Vidro a São Paulo.

Lampade da tavolo: piccoli gioielli (ideali da regalare)

Lumi da scrivania, o anche piccoli complementi per rendere speciale un angolo di casa (una mensola, la libreria, il piano di una consolle), in questo 2024 fanno capolino piccoli capolavori di design, come Ribbon di Davide Groppi che sembra un filo di ferro annodato in versione maxi, o il piccolo fiore For You di Catellani&Smith, realizzato a mano e perfetto per sorprendere qualcuno puntando su qualcosa di differente dal solito bouquet.

Lampade in vetro, tra eleganza e innovazione

Sulla cresta dell’onda da diverso tempo, il vetro è ancora il materiale di elezione di quest’anno. La sua duttilità e malleabilità, unita a una certa allure di preziosità, lo rendono ideale per ogni tipologia di lampada, dai modelli più classici fino a quelli dalle forme sperimentali. Paola Navone – OTTO Studio per Lodes sfrutta il Pyrex per Oblò, sospensione cangiante da utilizzare da sola o in gruppo, mentre Artemide riprende l’antica tecnica del balloton per Alambicco.

Lampade di Design che rompono gli schemi 

CI sono proposte, viste per la prima volta al Fuorisalone milanese o a Light+Building, che sorprendono per le loro caratteristiche peculiari. Su tutte Light Shed Linen di iGuzzini, sospensione componibile realizzata con fibre di lino biologiche e riciclabili, il sistema a binario di Linea Light, tra i più completi e flessibili, l’applique Anoor di Foscarini che sfrutta la parete (rigorosamente bianca) come superficie riflettente per diffondere luce indiretta e delicata negli ambienti.

1. iGuzzini, Light Shed Linen

Primo prodotto di illuminazione professionale realizzato in lino, la proposta adotta un approccio green innovativo, utilizzando per la struttura un materiale biologico riciclabile con alte caratteristiche di resistenza, durevolezza e stabilità, realizzato in collaborazione con il ChIP (Chemistry Interdisciplinary Project) della Università di Camerino (MC, Italia) e con il MARLIC (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites). Il sistema è composto da moduli quadrati affiancabili e integra sensori per ottimizzare l’equilibrio tra luce naturale e artificiale, limitando i consumi al necessario. Inoltre, Light Shed Linen è predisposto per supportare un altoparlante, una videocamera o un sensore ambientale, rendendo lo spazio più piacevole e sicuro, sotto ogni aspetto.

1. iGuzzini, Light Shed Linen

2. Davide Groppi, Ribbon

«Il nastro è un simbolo di unione e di continuità. La luce arriva sul tavolo con spontaneità, quasi come prosecuzione del cavo elettrico. Ribbon è il risultato della ricerca di un gesto grafico, semplice e intuitivo. Un progetto per portare la luce sul tavolo, con un certo senso formale» dichiara Davide Groppi per definire la nuova lampada da tavolo che Maurici Ginés ha firmato per il brand. Particolarmente ricercati i materiali: la base è in marmo nero, i bracci sono in alluminio verniciato nero opaco e sono collegati da un tubo in silicone nero. Lo snodo centrale, che crea “l’effetto nodo”, permette l’orientamento della lampada lungo l’asse verticale.

2. Davide Groppi, Ribbon

3. Artemide, Alambicco

Neil Poulton esplora per il brand di Pregnana le possibilità del vetro soffiato con l’antica tecnica del balloton, giocando con le trasparenze e le texture per controllare e diffondere la luce. I diffusori dalle forme arrotondate sono retti da una struttura in alluminio estruso, l’anima tecnologica della lampada, che integra circuiti Led sulle quattro facce, protetto da un cilindro di vetro zigrinato che ne attenua la vista. La sospensione è disponibile in versione orizzontale e verticale, in due lunghezze.

3. Artemide, Alambicco

4. Lodes, Oblò

Nata dalla collaborazione con Paola Navone – OTTO Studio, si tratta di una lampada a sospensione fatta in Pyrex, con sfumature che vanno dall’iridescente all’azzurro metallizzato, fino al bianco seta, al fumo lucido e al trasparente, richiamando l’immaginario marino e i riflessi di luce sull’acqua. «Oblò è una divertente famiglia di lampade che porta con sé le sensazioni del mare» ha detto Paola Navone. «Il diffusore è sostenuto da un cavo annodato e sembra galleggiare nell’aria come una boa; il cavo alimenta una sorgente LED non visibile che illumina il diffusore. Così si vede solo il vetro, proprio come guardando attraverso un oblò».

4. Lodes, Oblò

5. Karman, Beautiful Mess

5. Karman, Beautiful Mess

Rilegge il classico chandelier ma gioca con il concetto di ordine, sovvertendolo, il nuovo lampadario firmato da Marcantonio. Gli elementi canonici ci sono tutti – la struttura portante, i bracci, le lampadine, il cavo – ma il tocco sovversivo che contraddistingue tutti gli oggetti del designer è evidente nell’idea di assemblaggio destrutturato e apparentemente casuale dei pezzi. I bracci sono in vetro di Murano con rosette in cristallo di Boemia, tra i pendenti si scorgono le silhouette di un’abat jour con paralume in tessuto, una lampada a sbraccio, una barra effetto neon e perfino un pesciolino e un cuore che si accende di rosa.

6. Linea Light, Node System

Il nuovo sistema lineare indoor è stato progettato dal dipartimento R&D Linea Light Group per oltrepassare qualsiasi ostacolo architettonico. Si tratta di un prodotto che spinge al limite le possibilità di composizione e personalizzazione della luce a binario, grazie ai molteplici moduli luminosi e accessori di connessione disponibili – barre lineari o con microcelle darklight, proiettori, sospensioni, elementi flessibili a luce diffusa – che garantiscono una totale libertà e creatività progettuale.

6. Linea Light, Node System

7. Foscarini, Anoor

7. Foscarini, Anoor

Questa essenziale applique scommette su un sistema di funzionamento decisamente fuori dal comune: usa la parete come riflettore. Il disco si stacca dal muro disegnando una corona luminosa, la sorgente è contenuta in un corpo opalino, la parte anteriore in alluminio lucidato nei colori rosso e dorato. Disegnata da Oscar e Gabriele Buratti, viene proposta nelle due dimensioni 36 e 48 cm di diametro.

8. Zafferano, Amelie

8. Zafferano, Amelie

Il marchio inventore della Poldina, lampada da tavolo a batteria che ha rivoluzionato un intero segmento di prodotto, torna sul tema con una soluzione disegnata da Sara Moroni. Si ricarica in 6 ore e dura 10 ore alla massima potenza; un controllo “touch” presente nella parte superiore della testa permette l’accensione, la dimmerazione della luce e la selezione della temperatura di colore della luce tra 2200 K, 2700 K e 3000 K. Utilizzabile indoor e outdoor, ha linee semplici e viene proposta nei colori moda bianco, nero, verde foglia e terracotta.

9. Nemo, LBB01

9. Nemo, LBB01

Riedizione della lampada disegnata nel 1950 da Lina Bo Bardi per la Casa de Vidro, la sua residenza brasiliana simbolo del modernismo nel Sudamerica, mantiene il suo design essenziale e geometrico. Lo stelo telescopico e i diffusori orientabili a 360° in alluminio verniciato nero consentono un’illuminazione diretta e indiretta, mentre la finitura interna è bianca opaca.

10. Martinelli Luce, Canopée

10. Martinelli Luce, Canopée

La sospensione del designer belga Nicolas Verschaeve, fa della leggerezza il suo maggiore punto di forza. Il disco-diffusore è realizzato utilizzando un telo tecnico prodotto da Serge Ferrari per il settore nautico, che offre una superficie riflettente e diffondente per la sorgente Led integrata. Ruotando o tirando i tre cilindri centrali si può regolare il disco sia in altezza che in inclinazione, modulando così l’intensità della luce riflessa per creare atmosfere diverse a seconda delle esigenze.

11. Catellani&Smith, For You

11. Catellani&Smith, For You

Poetica e leggera, questa lampada da tavolo di Enzo Catellani è un fiore luminoso che nasce per essere regalato. La piccola base in ottone è dotata di un push-dimmer integrato; lo stelo, rivestito di tessuto blu, è modellabile e sorregge un diffusore in carta di riso dentro cui, come un pistillo, è installato un piccolo Led.

12. Danese Milano, Spettatori

È di Mimmo Paladino questa edizione d’arte, che rappresenta le teste degli spettatori, al cinema o a teatro, illuminate nel buio della sala. Le teste sono in vetro colorato colato in stampo, e sono collegate da un cavo di alimentazione che può essere fissato a piacere.

12. Danese Milano, Spettatori

13. Luceplan, Limetry

13. Luceplan, Limetry

Un innovativo chandelier componibile, da costruire partendo da un primo modulo rettangolare i cui quattro vertici sono fondamentali per il collegamento fra più elementi: i cavi elettrificati portano le polarità ai vertici e garantiscono continuità elettrica. A seconda della composizione assume un aspetto più o meno tradizionale. Design Alessandro Zambelli.

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