Quali zone della casa andrebbero illuminate meglio

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Nell’illuminare un ambiente domestico ci sono degli spazi che gli abitanti tendono a sottovalutare, e che finiscono per avere una luce insufficiente, eccessiva o contrastante. Questi però se oggetto di un redesign professionale potrebbero migliorare l’aspetto dell’intera casa sia in termini estetici che funzionali. Vediamo quindi quali sono e in che modo valorizzarli ripensandone l’illuminazione.

1. Lo specchio del bagno

L’illuminazione dello specchio va coordinata con il design dell’ambiente: una striscia di led che ne segue il perimetro si abbina a uno stile minimal e contemporaneo, dando l’impressione che lo specchio galleggi nel vuoto, mentre applique ricercate, magari con braccia e decorazioni in ferro battuto, come per esempio le Ambra di Officina Ciani, contribuiscono a un tono romantico o retrò.

Prendiamo per esempio le linee pulite del bagno della prima foto (Cartelle Design): l’utilizzo dei led per lo specchio senza cornice e per l’illuminazione d’ambiente è necessario per ottenere l’aspetto minimal, in cui non appaiono cavi in vista ma nemmeno faretti e plafoniere che attirerebbero lo sguardo.

L’utilizzo dei led inoltre è particolarmente indicato quando la parete circostante ha una texture da mettere in rilievo, come nel caso della seconda immagine (Ivan Stoyka): l’irregolarità della parete dall’effetto cementato viene accentuata dalla morbidezza della luce radente. Vista la posizione va comunque preferita una striscia LED waterproof con IP 65, meglio ancora se RGB in modo da poter variare il colore al mattino e alla sera.

In alternativa si può optare per una sola lampada al di sopra dello specchio, che però non dovrebbe essere installata a più di 10 centimetri al di sopra della propria testa; in questo caso meglio sceglierne una con distribuzione orizzontale, come una Waterfall Technical di LUXXU. Se si scelgono luminarie esposte va considerato l’IP della lampada, affinché garantisca la protezione dagli schizzi d’acqua. Importanti anche il CRI, che stabilisce l’accuratezza dei colori e dovrebbe essere almeno pari a 80, e la temperatura che dovrebbe rimanere tra i 3000 e i 5000 K per risultare neutra.

Oltre al design dell’ambiente però bisogna considerare che la posizione scorretta dei punti luce provoca ombre marcate sul viso, che rendono difficoltose attività di precisione, come truccarsi o radersi. L’ideale è che la luce arrivi frontalmente e provenga da più direzioni, possibilmente simmetriche. 

Per questo in ambienti professionali, come i camerini, in genere si opta per specchi rettangolari circondati da lampadine, che assicurano un’illuminazione uniforme proveniente da tutte le direzioni. Non c’è ragione per evitare questo tipo di design anche in ambienti domestici: anche nel caso in cui si preferisse uno stile più sobrio infatti esistono soluzioni che integrano entrambe le necessità, come gli specchi Unica di Cantoni, che mantengono la molteplicità di punti luce, o gli specchi Mirari di Salvatori in cui la cui luce integrata si presenta sul perimetro come una linea continua.

2. Le scale

Il primo principio da seguire nell’illuminazione delle scale è sicuramente quello della sicurezza, per ottenere una visibilità perfetta dei gradini anche senza il contributo delle luci d’ambiente. Detto questo, ci sono possibilità che non trascurano l’estetica: illuminare il profilo dei gradini per esempio può risultare in un’interessante luce d’accento che esalta il percorso allargando gli spazi.

Si possono installare strisce di led da nascondere nelle fessure sottostanti il gradino, così che la fonte di illuminazione sia nascosta ma che la luce si rifletta sulla superficie, per una visibilità ottimale. L’alternativa sono faretti incassati da installare nel gradino stesso o, se non è possibile, sul muro adiacente, all’incirca 20 cm al di sopra della linea di appoggio, così che la luce non si disperda eccessivamente sulla parete.

Un’opzione interessante è anche l’installazione di un led che segua il corrimano, così che venga enfatizzato il profilo e la direzione delle scale, anche se è probabile che l’area necessiti altre integrazioni per evitare l’inciampo. In questo caso per esempio l’illuminazione del corrimano è stata combinata con un led sovrastante i gradini, la cui luce si riflette perpendicolarmente sul marmo, che sembra quasi emettere luce in autonomia.

Meno scontata è la scelta di lampadari pendenti, che però non dovrebbero scendere al di sotto dei due metri d’altezza per non intralciare il passaggio. L’ideale potrebbe essere una combinazione di queste soluzioni, con il comfort di sensori di movimento da applicare a entrambi gli accessi alle scale, utili nel caso in cui si vogliano utilizzare di notte senza il bisogno di accendere prima le luci d’ambiente. I sistemi integrati permettono anche di scegliere il modo in cui la luce sarà attivata dal sensore, con effetto diffuso, istantaneo o a cascata.

3. Il letto

Una buona illuminazione della camera passa dalla cura della zona del letto. Questa deve tenere conto della temperatura colore delle lampadine, che non dovrebbe superare i 2700K, affinché non influenzi il sonno comunicando al corpo che è ancora giorno. Un altro aspetto fondamentale è quello della schermatura delle abat-jour, la quale impedisce che dei riflessi o una luce troppo intensa arrivino all’altezza degli occhi quando si è sdraiati, la cui texture può anche fungere da richiamo di altri elementi d’arredo. 

Meglio poi che la luce sia anche dimmerabile, così da poterne gradualmente abbassare l’intensità, e che la scelta delle lampade si accordi ad attività come la lettura, non causando ombre fastidiose. Infine si può giocare con il design delle luminarie che si scelgono: per esempio installando prodotti diversi per i due comodini (una lampada da tavolo e una a sospensione), o aggiungendo una luce d’accento con un striscia LED da installare dietro alla testata del letto.

In stanza della prima foto (Nikita Riasov), per esempio, una sapiente combinazione di faretti a binario e di faretti a sospensione permette di illuminare con originalità una molteplicità di direzioni, fungendo sia da luce d’ambiente che si riflette su pannelli in legno e soffitto, da luce funzionale, puntando sull’area del letto in cui si legge, e da luce d’accento, evidenziando elementi di design come il ripiano in marmo e l’opera appesa sopra la testata del letto.

4. L’interno dei mobili e dei complementi di arredo

Vetrinette, nicchie incassate nel muro, mensole e armadietti della cucina sono aree che, se illuminate, possono rendere il loro utilizzo più funzionale oltre che conferire un’atmosfera ancora più gradevole ad ambienti come bagno e cucina.

Dentro gli armadi a vetrina piccoli faretti con batteria integrata attirano l’attenzione verso ceramiche pregiate e fanno brillare i servizi di vetro e cristallo, nelle nicchie dei bagni invece i led contribuiscono a conferire all’ambiente un’atmosfera intima e rilassante, perfetta soprattutto nella zona doccia e vasca. Da non trascurare è infine l’illuminazione degli armadietti chiusi, benché risponda a necessità funzionali più che estetiche.

Chi ha le luci d’ambiente che fanno ricadere l’ombra di chi cucina proprio sui fornelli, può beneficiare anche dell’illuminazione installata al di sotto dei pensili diretta verso il piano di lavoro. Se l’area del paraschizzi inoltre è decorata con pattern di piastrelle, o con superfici in marmo o vetro sarà ancora più importante non lasciare questa zona in ombra e attirare l’attenzione sulla trama scelta.

Infine per dare al salotto un aspetto più moderno e sofisticato, un’idea originale è quella di prevedere dei faretti anche all’interno dei portavasi, così che l’ombra del profilo del fogliame si rifletta sulle pareti. Un’altra possibilità è quella di dedicare apposite grow light a sospensione su piante posizionate in angoli in ombra per creare interessanti contrasti di colore.

5. Gli spazi esterni

L’illuminazione corretta di balconi, terrazzi e giardini migliora l’esperienza di utilizzo di questi spazi, ma può anche contribuire all’estetica degli interni. Infatti se balconi e giardini sono separati da ampie finestre, la luce proveniente da questi si aggiunge a quella degli ambienti domestici, facendoli apparire più spaziosi. Se l’area esterna è arricchita da piante e da vegetazione inoltre aumenterà anche la percezione della continuità tra ambiente e natura.

Non c’è bisogno di limitarsi ai faretti: anche all’esterno la luce si può stratificare con lanterne artificiali e lampade da terra, così come multiple lampade a picchetto con ricarica tramite pannello solare integrato.

Nell’ambiente esterno scattato da Thomas Pagani (foto 1), per esempio, fondamentale è stata la scelta per i tavoli delle Tetatet di Davide Groppi con batteria integrata nella testa, il cui stile essenziale richiama lo skyline sullo sfondo. Nella scelta anche in questo caso è importante l’IP, che non deve essere sotto al 44 per patii e terrazzi coperti, e al di sotto dei 65 per i giardini.

Un tocco ancora più originale si può aggiungere se sono presenti anche piccole fontane, le quali, se illuminate, creeranno giochi d’acqua e luce apprezzabili anche dall’interno (in quest’ultimo caso vista la presenza dell’acqua l’IP consigliato è superiore al valore di 68).

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