Cover photo: BAO City, dining room, ph. Ollie Tomlinson
Dopo un periodo di successo al mercato all’aperto del quartiere di Hackney a Londra, nel 2015 BAO London apre il suo primo ristorante permanente a Soho. Fondato da Shing Tat Chung, Erchen Chang e Wai Ting Chung, a 10 anni da quel momento il brand conta 5 sedi e festeggia l’apertura di BAO City, una nuova speciale location nel cuore della capitale britannica. «Siamo davvero entusiasti di aprire BAO City, dove potremo realizzare il nostro sogno di ricreare un karaoke bar taiwanese proprio nel cuore del quartiere finanziario della città. Lo spazio è molto diverso dagli altri ristoranti BAO, si ispira alla Taiwan illuminata dai neon degli anni ’80 e ’90 in cui sono cresciuto», racconta il direttore creativo Erchen Chang.

Situato nell’area di Bloomberg Arcade dedicata a cucina e cultura, il nuovo ristorante offre – oltre i classici piatti taiwanesi più amati del brand, una selezione di iconici panini al vapore e piccoli piatti “xiao chi” – anche una vera e propria esperienza in chiave KTV (karaoke TV), ispirata al mondo cinematografico e ai vecchi whisky bar di Taiwan.

Il progetto di Bao City
Ideato dal dipartimento creativo interno MATHs, BAO City è stato pensato per creare un’atmosfera allo stesso tempo accogliente e lussuosa, partendo proprio dall’illuminazione: la sala principale è caratterizzata da un lungo lightbox centrale che, grazie alla forma leggermente curva, crea un’elegante volta luminosa al di sopra dei tavoli.

La luce calda enfatizza i materiali: eleganti pannelli in legno di ciliegio e di noce, pareti satinate rosso scuro e sedute rivestite in pelle bordeaux e bianca. Ogni tavolo è poi illuminato da lampade laterali che, come il resto degli arredi, presentano geometrie dolci e stondate. Le pareti luminose del Whisky Cabinet e del bar aggiungo altre tonalità calde alla sala.

Karaoke, cinema e whisky bar: i mondi paralleli di BAO Londra
Ai lati di questo ambiente principale, troviamo le due sale KTV private che possono ospitare rispettivamente 10 persone o gruppi fino a un totale di 22. La prima è ispirata al film del 1987 Wall Street di Oliver Stone, come omaggio alla location di BAO City nel tradizionale centro finanziario di Londra. Gli interni richiamano una sala riunioni degli anni ’80, dall’arredo alle finiture, con pannelli luminosi a LED a soffitto che illuminano la stanza di luce rossa in modalità KTV.


La sala per il karaoke più grande, invece, fa riferimento alla pellicola Taipei Story (1985) di Edward Yang, ambientato nella Taipei in rapida modernizzazione. Qui lo spazio riprende la scena del film in cui i protagonisti si incontrano sotto un cartellone pubblicitario della Fujifilm attraverso uno schermo LED realizzato ad hoc che richiama dei frammenti della grafica del logo dell’azienda giapponese. Anche in questa sala troviamo le pareti satinate rosso in abbinamento alle sedute in pelle e una seria di tavolini e piccole abat-jour che danno una luce puntuale e calda. Entrambi gli ambienti sono visibili dall’area principale e possono essere utilizzati anche come sale da pranzo private.