La calda estate di Roma si illumina con l’ottava edizione di Videocittà, il Festival della Visione e della Cultura Digitale in programma fino a domenica presso il complesso Eni dell’ex Gazometro di zona ostiense. L’evento è un osservatorio aperto che promuove l’eccellenza dell’audiovisivo e della comunicazione digitale, dando visibilità alle forme più avanzate di produzione e creatività.

In scena dal tramonto fino a tarda notte installazioni luminose – su tutte il lavoro di Quayola che rilegge le rovine industriali dell’area – videoarte, videomapping, esperienze immersive virtuali, performance musicali e focus sull’AI e sulle ultime frontiere dell’arte. Il programma completo è disponibile alla pagina dedicata sul sito ufficiale della manifestazione.

Solar di Quayola. L’installazione da non perdere a Videocittà 2025
Videocittà 2025 celebra l’800° anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco e si concentra sul sole come simbolo di vita, luce, energia. Un tema che si riflette nel lavoro degli artisti coinvolti che esplorano il rapporto tra sostenibilità, ambiente e innovazione digitale. Segue questa traccia la grande installazione site specific al Gazometro G4, un lavoro monumentale di Quayola dal titolo Solar. Ispirato al fenomeno ottico dei raggi crepuscolari, Solar riproduce un ciclo infinito di albe e tramonti digitali dove la luce diventa materia viva, scolpisce il buio e modella lo spazio.
Un’informazione pratica: i visitatori possono scegliere una fascia oraria per visitare l’installazione con l’obbligo di presentarsi 15 minuti prima.

Cosa vedere a Videocittà 2025
A rendere vibrante l’atmosfera dell’area dell’ex gazometro, tra i più grandi siti di archeologia industriale di tutta l’Europa, un fitto calendario di show adiovisuali; ogni sera si esibisce un artista differente, che coniuga nella sua ricerca suoni e immagini. Domenica sera sarà la volta di Dardust, con il suo spettacolo Urban Impressum.

La terrazza del Gazometro G3 ospita la rassegna dedicata alla viedeoarte; in scena il mondo parallelo ispirato all’estetica dei videogame di LuYang, le installazioni che riflettonosui temi esistenziali di Lawrence Lek, il lavoro di Federica Di Pierantonio.


Da non perdere le esperienze di virtual reality (a disposizione dei visitatori oltre 100 visori) e il videomapping curato dagli studenti dello IED di Roma.

Il Talk Lighting Design. Visual, Design, Culture moderato da Marco Frascarolo
Videocittà 2025 è anche contenitore di incontri e speech; particolarmente interessante il momento di approfondimento previsto negli spazi di Opificio 41 domenica 6 luglio alle ore 20. Il talk Lighting Design. Visual, Design, Culture riflette sulla luce e sul suo potenziale narrativo, che va oltre l’illuminazione funzionale. La luce plasma lo spazio, crea atmosfere, determina gerarchie percettive, racconta la cultura di un luogo a livello visivo, aprendo agli altri sensi. In una tavola rotonda di scambio e confronto, 5 personalità racconteranno la propria visione per ragionare sullo stato dell’arte e riflettere sul domani del lighting. A moderare l’incontro Marco Frascarolo, lighting designer, coordinatore didattica Master in Lighting Design (MLD), Sapienza, Cattedra Luce per i Beni Culturali Architettura Uni RomaTre, con cui ATMOSFERA Mag ha già avuto il piacere di collaborare.

Videocittà 2025: informazioni pratiche sui biglietti e come raggiungere l’area
I biglietti sono disponibili e acquistabili direttamente sul sito di Videocittà e Xceed, ticketing partner dell’evento, con diverse tipologie di pass (singoli e abbonamenti) a questo link.
Ingresso: Via del Commercio 9/11 – Roma
Apertura porte e biglietteria per il pubblico dalle ore 18:30.
Enjoy e Lime sono mobility partner del festival. Videocittà invita a raggiungere la location con largo anticipo a piedi o con mobilità sostenibile.