Gaetano Pesce: in ultimo, la luce

Luce su una delle produzioni meno conosciute, che però riflettono la filosofia e il gusto del Designer
Luce su una delle produzioni meno conosciute, che però riflettono la filosofia e il gusto del Designer
Cover photo: Gaetano Pesce nello studio di New York, 2019 – ph. Olga Antipina

Con la scomparsa di Gaetano Pesce, avvenuta il 3 aprile 2024, il mondo del design e dell’architettura perde uno dei suoi protagonisti più innovativi e carismatici. Nato a La Spezia il 8 novembre 1939, Pesce è noto per il suo coraggio nella sperimentazione di materiali e estetiche innovative, che lo hanno reso uno degli esponenti principali del Design Radicale e portato a collaborare con alcune delle più importanti aziende di design italiane come Artemide, Vitra, Cassina e B&B Italia.

Pesce ha anche insegnato in istituzioni prestigiose come la Domus Academy a Milano e The Cooper Union a New York, condividendo la sua visione del design come risposta creativa alle esigenze del nostro tempo. Fondendo arte e funzionalità con un inconfondibile amore per la luce e il colore, questo articolo vuole rendere omaggio al suo stile unico e alla sua visione, attraverso un’esplorazione delle sue opere più emblematiche, con un focus particolare sulle sue creazioni di lampade, che pur costituendo una parte minima della sua produzione, ne contribuiscono a illustrare l’eccezionale (ed eterno) talento.

Formazione, influenze e stile di Gaetano Pesce

La formazione di Pesce ha avuto luogo a Venezia, dove si è iscritto alla facoltà di architettura dello IUAV nel 1959, laureandosi cinque anni più tardi, nel 1965. Durante gli studi, subisce l’influenza di figure di spicco come Ernesto Nathan Rogers, Carlo Scarpa e Mario Bellini al College of Industrial Design di Venezia. Facile comprendere che è in questo contesto che il suo pensiero prenda forma. Parallelamente i rapporti di amicizia e le intese creative nate con Alberto Biasi, Manfredo Massironi e altri studenti suoi colleghi, lo portano a diventare membro del Gruppo N, un collettivo avanguardista che si ispirava all’estetica del Bauhaus.

Il design di Pesce, che negli anni ‘80 si trasferisce a New York, si contraddistingue per la fusione di artisticità e funzionalità, con opere spesso accompagnate da un forte messaggio politico o sociale. Egli considerava infatti il modernismo non tanto uno stile, quanto un metodo per interpretare il presente e intuire il futuro, preservando e celebrando l’individualità. 

Tra le opere più note, le sedute della serie Up (1969) tra cui l’iconica Up5, ispirate alle forme delle dee della fertilità e per questo diventate simbolo della lotta femminile di quegli stessi anni. Pesce ha inoltre realizzato progetti pubblici e privati in tutto il mondo, inclusi l’Organic Building a Osaka e la serie di tavoli Sessantuna, che celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia.

1. “GAETANA”, Edizione Galleria Luisa Delle Piane, Courtesy of Galleria Luisa Delle Piane, 2023

Le Lampade di design più famose di Gaetano Pesce

Sebbene le lampade costituiscano solo una parte minore dell’intera produzione artistica di Gaetano Pesce, esse rappresentano una componente affascinante e di valore nel suo vasto repertorio. Pesce ha sempre mostrato un interesse particolare per l’illuminazione, sperimentando con materiali innovativi e forme inedite. 

Le sue lampade non sono semplici strumenti di illuminazione, ma veri e propri manifesti del suo approccio sperimentale e del suo amore per la luce. Come i suoi vasi, i gioielli o i piccoli complementi tavola, anche le lampade di Gaetano Pesce sono caratterizzate da forme sperimentali, colori sgargianti e dall’uso della resina poliuretanica, materiale di elezione del progettista che descriveva come «estremamente avanzata ma molto semplice».

Osso Lamp (1989)

Con la Osso Lamp, Pesce esplora le possibilità della resina. La lampada ha una forma organica che ricorda un osso, dimostrando come il design possa trasformare oggetti di uso quotidiano in opere d’arte. La superficie è caratterizzata da una vivace palette di colori che passa dal verde al giallo con sfumature che richiamano il marmo o le venature organiche. Il contrasto tra la base solida e geometrica e la parte superiore morbida ed effimera è rappresentativo del gioco di contrasti che spesso si ritrova nelle opere di Pesce, dove l’artigianalità incontra l’industrializzazione e il tradizionale incontra il moderno.

2. “OSSO”, Produzione Studio Gaetano Pesce, Courtesy of Galleria Luisa Delle Piane, 2023

Spaghetti Lamp (1990)

La Spaghetti Lamp è una delle creazioni più stravaganti di Pesce ed emula l’aspetto casuale e giocoso di un piatto di spaghetti, unendo funzionalità e senso dell’umorismo.

Al centro della lampada, un groviglio di elementi simili a filamenti crea un nucleo intricato che cattura e diffonde la luce in modi imprevedibili, dando vita a un gioco di ombre e riflessi.

3. “SPAGHETTI LAMP”, Collezione Fish Design NYC, Edizione Limitata, 1990, Courtesy of Galleria Luisa Delle Piane

Ceiling Lamp

Realizzata negli anni ’90, questa lampada da soffitto incarna perfettamente l’amore di Pesce per i materiali non convenzionali e per le forme audaci. Composta da segmenti di carta e resina acrilica, montati su una struttura metallica a forma di stella, la Ceiling Lamp è un esempio emblematico di come il design possa trasformare materiali semplici in opere d’arte funzionali.

4. “CEILING LAMP”, Courtesy of Nilufar Gallery, 1990’s

Spaghetti Lamp (2002)

A distanza di circa dieci anni, Pesce torna a lavorare sul concetto degli “spaghetti”. La struttura della lampada è composta da una moltitudine di cordoni intrecciati e arricciati, in un bianco puro che suggerisce l’uso di resina poliuretanica. Piccoli dettagli colorati, simili a frammenti di pomodoro, aggiungono un ulteriore tocco di colore e vivacità all’insieme. Il design è sospeso da un semplice cavo, che accentua il contrasto tra la leggerezza percepita del materiale e la sua massa visiva. 

5. “SPAGHETTI LAMP” Courtesy of Nilufar Gallery

Gaetana Lamp (2023)

Gaetana Lamp, una delle sue ultime creazioni nell’ambito del lighting, è realizzata in resina trasparente e flessibile, che permette alla luce di diffondersi delicatamente, accentuando le tonalità e la forma organica della struttura. Questa infatti cade liberamente dal corpo principale, piegandosi ai lati per fungere da base: ciò la caratterizza con un movimento spesso presente nelle opere più tradizionali di Pesce, che sfidano le convenzioni del design appropriandosi di uno spirito artistico. 

6. “GAETANA”, Edizione Galleria Luisa Delle Piane, Courtesy of Galleria Luisa Delle Piane, 2023

Riconoscimenti e Mostre

Le opere di Pesce sono state esposte nei musei più autorevoli del mondo, come il MoMA di New York e il Pompidou a Parigi. Lungo il corso della sua lunghissima carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Chrysler Award per l’innovazione portate al settore.

Gaetano Pesce resta un pilastro del design mondiale, le cui opere – è cosa certa – continueranno a influenzare e ispirare le nuove generazioni. La sua capacità di fondere arte e progettualità in oggetti che sono al tempo stesso funzionali e profondamente simbolici rimane un riferimento essenziale per comprendere il potenziale contemporaneo del design.

Articoli correlati