Lampadari moderni, tra estetica e tecnologia

Il carattere e la grande carica decorativa dei tradizionali chandelier permangono, ma le nuove luci a sospensione stupiscono con forme di rottura e con l'attualizzazione di tecniche di lavorazione antiche, senza dimenticare le nuove tecnologie

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A lungo quasi dimenticati, sostituiti nelle case da lampade a sbraccio e applique, i lampadari vivono oggi un grande ritorno. I corsi e i ricorsi del design, è cosa nota, son periodici, e in questo caso la nuova attenzione verso le luci a sospensione è merito di una ricerca continua da parte di aziende e progettisti che hanno attuato una vera e propria “rivoluzione stilistica”. Gli imponenti chandelier di una volta, considerati un lusso per pochi e adatti solo a spazi di ampio respiro, sono stati sostituiti da modelli più asciutti, che al cuore tecnologico LED abbinano materiali innovativi o dettagli artigianali preziosi. Linee grafiche, mood minimalisti e pezzi che strizzano l’occhio agli interni di metà ‘900 uniscono alla spiccata personalità performance garantite e flussi luminosi adatti a portare la giusta atmosfera sopra il tavolo da pranzo, in soggiorno e anche in camera da letto.

Vetro 2.0

Quella per il vetro è una passione che non si è mai spenta del tutto. Trasparente oppure opaco, soffiato a bocca in fornaci muranesi o lavorato industrialmente è da sempre plasmato in forme sempre diverse per creare lampadari di grande impatto. Oggi i designer scommettono sul rinnovamento, puntando tutto su elementi in vetro dall’animo contemporaneo. Murané di Panzeri, firmata da Matteo Thun con Benedetto Fasciana, ha pallette color bronzo lavorate a mano per ottenere un inedito effetto ondulato. La lampada a sospensione Bolha di Kundalini è una sfera che contiene un elemento decorativo a contrasto; il vetro esterno borosilicato è trasparente, la parte interna che funge da diffusore è in vetro soffiato più scuro. Di grande interesse la sperimentazione di dello studio di architettura danese BIG-Bjarke Ingels Group che per Artemide ha firmato Stellar Nebula. Il lampadario reinterpreta e valorizza la soffiatura artigianale del vetro che dà vita a forme uniche e sempre diverse abbinandola con innovative tecniche di finitura PVD (acronimo di Physical Vapour Deposition) che donano alla sospensione la sua caratteristica finitura cangiante. 

Forme inedite e attenzioni green

La nuova Skynest Suspension di Flos è una cupola fatta con una combinazione di “cordini” ciechi e luminosi disposti a rete. Ideata dall’olandese Marcel Wanders abbina a una forma assolutamente innovativa un animo amico dell’ambiente, perché assemblata senza collanti per essere completamente separata e riciclato a fine vita. Sono tessili anche le creazioni di Serena Confalonieri per Servomuto. Presentate all’ultima edizione di Alcova durante il Fuorisalone milanese 2022, le sospensioni Venus sono realizzate in metallo e lycra, con rivestimenti da cambiare come fossero abiti. Iper-sottile invece il segno grafico di Nika Zupanc per definire Elara di Lodes, un lampadario esile che riprende con anelli metallici la traiettoria dei pianeti nell’universo.

Sistemi a sospensione

La ricerca sui lampadari prosegue anche sul fronte della personalizzazione dei punti luce con prodotti che, ancorati a un supporto o a un binario elettrificato, consentono di spostare le sospensioni – ma anche spot o faretti più tecnici, utili soprattutto in ambito office – in differenti posizioni in base alle mutevoli esigenze dello spazio. Interessanti in questo senso Zero Track di Flos e Funivia di Artemide.

Corsi e ricorsi

Sono diversi i lampadari che guardano alle forme del passato e le sintetizzano in un design moderno. J-us di Luceplan lavora sul concetto di chandelier a bracci, sostituendo alle candele dei componenti LED alimentati da binari elettrificati nascosti nella struttura. Animo vintage invece per la compatta Tonda di Foscarini, disegnata da Ferruccio Laviani per attualizzare i lampadari in vetro opalino molto diffusi negli anni ’70. Sembra fatta di vetro me è realizzata con uno speciale tecnopolimero l’elegante Accordéon di Slamp, una sospensione con diffusore cilindrico con venature dorate che guardano al Deco.

1. Skynest Suspension - Flos

L’istrionico Marcel Wanders ha firmato per Flos l’originale Skynest Suspension, una cupola fatta con una combinazione di “cordini” ciechi e luminosi disposti a rete. Ogni singolo elemento è rivestito da una sottile maglia tubolare colorata intrecciata in tessuto riciclato e riciclabile derivato dal poliestere. Le porzioni luminose si alimentano grazie a speciali micro connettori inseriti nella parte superiore della cupola. Il prodotto è assemblato senza collanti in modo da poter essere completamente separato e riciclato a fine vita, rendendo agevoli anche eventuali riparazioni e sostituzioni. Finiture disponibili: tormaline blu, mandorla, antracite, mattone.

1. Skynest Suspension by Flos

2. Elara by Lodes

2. Elara by Lodes

Perfetta sopra il tavolo di casa, ma anche in ambienti pubblici e lounge, Elara di Lodes ha un design geometrico che imita la traiettoria dei pianeti nell’universo. Disegnata dalla creativa Nika Zupanc e dichiaratamente ispirata al movimento astrale, la lampada è caratterizzata da due anelli metallici, uno dei quali può essere posizionato in varie angolazioni per produrre fluidità e sensazione di movimento, e da una piccola sfera all’estremità inferiore della lampada che contiene la sorgente luminosa, da orientare in up o down light.

3. J-us - Luceplan

3. J-us by Luceplan

J-us di Luceplan reinterpreta i tradizionali chandelier rinnovandone l’estetica. Realizzato in alluminio con bracci in rame e fibra di vetro, ha una struttura centrale che è un binario elettrificato, su cui si innestano e dal quale sono alimentate le singole componenti LED. Interessante la possibilità di accrescere il diametro del lampadario nel tempo, agganciando un secondo anello di bracci al quello più interno.

4. Fold - Maison Matisse

4. Fold by Maison Matisse

Realizzate in edizione limitata e firmata (8 pezzi + 4 prove d’artista) dal duo Formafantasma, le sospensioni Fold di Maison Matisse si ispirano all’opera del maestro Henri Matisse sui ritagli. Le linee pulite del metallo piegato, unite alla leggerezza del foglio di carta infilato tra di esse che funge da paralume, conferiscono a questa lampada un aspetto unico e moderno. Grazie all’intensità regolabile, l’emissione si evolve nel corso della giornata, passando da una luce di accoglienza a una luce d’ambiente soffusa.

5. Stellar Nebula - Artemide

Eterea e leggerissima, Stellar Nebula di Artemide porta la firma del tanto celebre quanto sperimentale studio di architettura danese BIG-Bjarke Ingels Group. La famiglia di lampade completa (in foto la versione sospesa) è stata concepita per interpretare e valorizzare la soffiatura artigianale del vetro con innovative tecniche di finitura PVD (acronimo di Physical Vapour Deposition). Le forme dei diffusori soffiati a mano sono sempre uniche. Il lampadario ha tre diverse dimensioni, mentre i diffusori da terra, da tavolo, da soffitto e i cluster sono solo nella versione media.

5. Stellar Nebula - Artemide​

6. Poses - Axolight

6. Poses by Axolight

Poses di Axolight è un sistema modulare che consente al progettista la creazione di innumerevoli forme geometriche piane (dette pose, appunto). «Il concetto di Poses trae ispirazione dall’opera di Euclide, matematico e filosofo greco antico che con il suo lavoro più noto, Elementi, definisce i concetti di punto, retta e piano» spiegano dall’azienda, introducendo i singoli elementi – barre lineari e satelliti – da mixare a parete o da sospendere come in foto.

7. Vela - Martinelli Luce

Esile, leggera, dinamica, Vela di Martinelli Luce è un segno grafico nello spazio. Il tubolare di alluminio ruota tramite un supporto ad anello fissato al soffitto, l’assetto variabile consente di abbassare o alzare il cono portandolo sulla zona da illuminare.

7. Vela by Martinelli Luce

8. Solar - Radar Interior

Per il brand francese Radar Interior, Samuel Accoceberry firma Solar. Il diffusore è una lastra di vetro termoformato che nella versione a sospensione è retto da una cinghia in tessuto, mentre nella versione a parete può essere montato in orizzontale o verticale ad una base in metallo verniciato a polvere nero opaco. La sorgente LED, dimmerabile, è contenuta in un diffusore in vetro opalino soffiato a bocca.

8. Solar by Radar Interior

9. Leda - Karman

9. Leda by Karman​

Per Karman, Luca De Bona & Dario De Meo disegnano Leda, rispettando il DNA ironico dell’azienda. Si tratta di una collana luminosa composta da sfere e cilindri in alluminio anodizzato e da un diffusore flessibile che consente molteplici conformazioni in ambienti sia interni che esterni. Una piccola asola di metallo permette di definire a piacere la disposizione e la forma.

10. Tonda by Foscarini

9. Tonda by Foscarini

La novità di Ferruccio Laviani per Foscarini è Tonda, una rilettura dei lampadari italiani in vetro degli anni ’70. La sfera di vetro opalino è “in equilibrio” su una struttura metallica bianca o arancione.

11. Iglù - Masiero

Una sfera per metà chiusa e per metà fatta di rete: questa l’essenza di Iglù, una delle ultime novità Masiero.

11. Iglù by Masiero

12. Bohla - Kundalini

12. Bohla by Kundalini​

La lampada a sospensione Bolha di Kundalini è una sfera che contiene un elemento decorativo a contrasto. Il vetro esterno borosilicato è trasparente, la parte interna che funge da diffusore è in vetro soffiato disponibile in due finiture: ambra e marrone fumè. Design Valerio Sommella & Anonima Luci.

13. Muranè - Panzeri

La tradizione nella lavorazione a mano del vetro soffiato viene ripresa nelle lampade Murané di Panzeri, firmata da Matteo Thun con Benedetto Fasciana. Il diffusore sferico in vetro color bronzo trasparente è lavorato internamente, con un effetto ondulato. La sorgente LED di piccole dimensioni è mascherata da un’apposita copertura in silicone, che contribuisce a una diffusione ottimale del fascio luminoso.

13. Muranè by Panzeri​

14. Venus - Servomuto

Multicolor e allegre, le sospensioni Venus di Serena Confalonieri per Servomuto sono realizzate in metallo e lycra, con rivestimenti da cambiare come fossero abiti, e guardano alle forme sinuose dei corpi femminili.

14. Venus by Servomuto​

15 Accordéon - Slamp

Dall’esplorazione di Marc Sadler sulle infinite possibilità offerte dai tecnopolimeri di Slamp è nata Accordéon. Nella versione vertical a sospensione, il lampadario si fa notare con il diffusore cilindrico della lunghezza di 30 cm nelle finiture trasparente e oro che gioca con la somiglianza con il vetro lavorato a mano.

15. Accordéon by Slamp​

16 Funivia - Artemide

Funivia di Artemide, design Carlotta De Bevilacqua, è una “rete funzionale”: una corda colorata che porta l’energia, e i chiodi, gli elementi di fissaggio nello spazio, sono la base per superare la rigidità dei sistemi tradizionali. Il cavo viene fissato in maniera libera a parete, pavimento o soffitto disegnando una rete di linee regolari, orizzontali o verticali, ma anche inclinate in maniera libera. Gli elementi di luce si agganciano grazie ad un elemento che prende corrente utile ad alimentare faretti e sospensioni.

16. Funivia by Artemide

17 Zero Track - Flos Architectural

Zero Track di Flos Architectural è un sistema per l’illuminazione composto da una guida estremamente miniaturizzata che si adatta in modo sottile alla superficie, ingannando l’occhio e creando un effetto a incasso. Integrabile su qualsiasi tipo di soffitto o parete, supporta una vasta gamma di apparecchi del brand, comprese le sospensioni Find Me di Piero Lissoni.

17. Zero Track by Flos Architectural

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