Cover photo: ph. ®Saverio Lombardi Vallauri – Salone del Mobile Milano
Ha preso il via ieri l’International Lighting Forum di Euroluce, diretto da Annalisa Rosso con la collaborazione di APIL-Associazione Professionisti dell’Illuminazione: un programma dal titolo Light for Life. Light for Spaces che vede 6 masterclass, 2 tavole rotonde e 2 workshop ospitati nell’Arena The Forest of Space (Pad. 2), progettata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto e curata da VIV Arts. Il Forum vedrà diverse figure, da lighting designer ad astronomi e psicologi, condividere visioni e pratiche di ricerca e progetto con l’obiettivo di stimolare una più profonda comprensione del futuro del lighting.
Abbiamo seguito due masterclass della prima giornata: quella di Marjan van Aubel, Solar Designer olandese, e di Stefano Mancuso, Neurobiologo delle piante e Direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale all’Università degli Studi Firenze.

L’introduzione alle Masterclass di Euroluce 2025
Il moderatore Ed Stocker, Europe Editor-at-Large di Monocle, introduce la prima masterclass con l’intervento della Presidente del Salone del Mobile.Milano, Maria Porro, e successivamente di Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce. Come raccontato sul palco, il Forum nasce dal dialogo con espositori, operatori di settore, ma soprattutto per pensare a tutto quello che sta attorno alla luce: non solo il progetto, ma la cultura, l’innovazione e il lato più emozionale. L’obiettivo è parlare di com’è fatto un buon progetto tenendo conto di tutte le figure coinvolte, delle potenzialità della luce e del suo significato quando questa è progettata con consapevolezza, aggiunge Urbinati.
Marjan Van Aubel – Sunlighted
La prima masterclass è quella di Marjan Van Aubel che in un’ora presenta il suo percorso, partendo naturalmente dal sole e sottolineando cosa significa per noi. «Ogni ora il sole fornisce abbastanza energia da illuminare per un anno il mondo… Tutto esiste grazie al sole».
Il progetto da cui inizia l’avventura della designer è Sunne: iniziato grazie a una campagna di crowdfunding su Kickstarter, si tratta di una lampada che cattura la luce del sole grazie a pannelli solari integrati e la rilascia al tramonto, con una palette di colori regolabile che si ispira alla luce del sole, dal tramonto all’alba. Dopo altri progetti tra cui il tavolo Current Table e la tenda Current Window, pensati per immagazzinare energia negli ambienti interni, la Solar Designer fonda il Solar Movement insieme a Pauline van Dongen e in collaborazione con lo stratega Pallas Agterberg. Il movimento nasce per far conoscere il design solare, la sua sostenibilità e potenziale accessibilità e condividerne gli aspetti culturali con il pubblico.

Dal Solar Movement nasce la Solar Biennale, un vero e proprio evento che vuole aiutare a creare consapevolezza relativamente a questa fonte di energia – che sarà a nostra disposizione per almeno altri 5 miliardi di anni. La prima edizione della Biennale si è svolta nei Paesi Bassi nel 2022, in collaborazione con il Nieuwe Instituut e la Dutch Design Week; conclusa di recente, la seconda edizione è stata ospitata dal MUDAC, Museo di Design Contemporaneo e Arti Applicate di Lausanne e comprende Soleil·s, una grande mostra visitabile fino all’equinozio d’autunno del 2025, il 21 di settembre. Come racconta la solar designer, queste iniziative non nascono solo per divulgare le potenzialità dell’energia solare ma anche per intraprendere nuove collaborazioni e sviluppare maggiormente le tecnologie. Questo garantirebbe costi inferiori e maggiore accessibilità a un’energia pulita, per tutti.

Stefano Mancuso – Nutrirsi di Luce
Il secondo intervento è quello di Stefano Mancuso che si focalizza maggiormente sulle piante ma ribadisce quello che racconta Marjan Van Aubel: noi viviamo grazie all’energia solare, ma le piante sono il tramite che permette la vita. Attraverso la fotosintesi, un processo che ancora oggi non è svelato in tutte le sue parti, i cloroplasti catturano la luce e la convertono in nutrimento, rendendo possibile ogni forma di esistenza – il cloroplasto è quindi il collegamento tra il sole e la terra, tra la luce e la vita.

Un concetto interessante con cui Mancuso chiude la masterclass è che la scienza si è spesso focalizzata sullo studio e la ricerca degli animali e degli umani, per natura predatori, nonostante rappresentino una minima parte della biomassa terrestre (meno dello 0,3%). Le piante invece, in quanto autotrofe, si nutrono di luce e prosperano grazie ad una rete di relazioni simbiotiche con altre piante, funghi, batteri e insetti. Un pensiero profondo che stimola un ragionamento sulla nostra relazione con il pianeta e il nostro rapporto con la luce.